Oggi è il compleanno di Sabrina Misseri. Compie 33 anni, 10 dei quali passati dietro le sbarre con una condanna che toglie il respiro: fine pena mai. Noi dopo tutto questo tempo non sappiamo se sia innocente, ma di sicuro nessuno ci ha convinto della sua colpevolezza, anzi. Tutto ciò che abbiamo letto ed ascoltato stride clamorosamente con la logica e con i fatti accertati. Con quest’articolo, cerchiamo di chiarire diversi aspetti che hanno influenzato l’opinione pubblica ma che sono stati clamorosamente smentiti dai fatti, dalle indagini e addirittura dalla Cassazione.
Valentina Misseri crede fermamente all’innocenza delle due donne
Di Valentina Misseri, fortunatamente, poco si parla. Io per primo rispetto assolutamente il suo desiderio di mantenere un basso profilo e di esporsi il meno possibile. Tutto ciò che posso dire è che per quanto io ci provi, sicuramente non riuscirò mai davvero a mettermi nei suoi panni, sarebbe impossibile e supponente da parte mia. Chiedo a chiunque, prima di parlare di lei (sia nel bene che nel male), di pensare su come si sia potuta sentire da quel famoso 6 ottobre 2010. A 28 anni senti tuo padre confessare quello che tutti sappiamo e qualche anno dopo ti ritrovi tua madre e tua sorella condannate all’ergastolo, nonché una cuginetta alla quale eri legatissima uccisa da un tuo familiare. Il cognome che porta, inevitabilmente, la perseguiterà per tutta la vita. Tutti sappiamo che si tratta di una miracolata. Fosse stata anche lei quel giorno ad Avetrana, sarebbe stata sicuramente processata per il delitto di Sarah, ne sono più che convinto. Ieri ha compiuto 39 anni, più di 10 passati a sentire e sopportare di tutto, con un dolore ed una disperazione che meritano tutto il nostro rispetto. Ancora molte persone parlano male di Valentina, ma qual è esattamente la sua colpa? Aver creduto ad un reo confesso invece che ai pregiudizi della gente? Se noi da anni cerchiamo almeno una, e dico una, prova contro Sabrina e Cosima, come si può solo pensare che le sentenze possano aver convinto lei?
Vediamo insieme cosa non ci ha convinto di tutte le ricostruzioni che abbiamo letto. E’ fondamentale ricordare quanti episodi e quante insinuazioni siano state date in pasto all’opinione pubblica ma smentite molto tempo dopo. Per mesi e mesi tutte le indiscrezioni sono andate in una sola direzione, cioè rendevano Sabrina e Cosima colpevoli. Le smentite, però, non hanno mai conquistato le prime pagine dei giornali, quindi non c’è niente di male a non aver saputo che tante, tantissime notizie si siano poi rivelate false. Qui sotto ve ne elenchiamo diverse, sia le indiscrezioni sia poi i dati certi. La nostra speranza è che riusciate ad analizzare i fatti in maniera critica e senza pregiudizi. Magari riuscirete a guardare le donne di casa Misseri sotto la giusta luce.
Tutto ciò che non torna su Michele Misseri

Iniziamo da Michele Misseri. E’stato l’unico a crollare, l’unico ad avere dei sensi di colpa. Fu lui a far ritrovare il cellulare di Sarah il 29 settembre e la mattina in cui lo trovò chiamò a casa per avere conferma che fosse proprio della nipote. Se fosse stato in combutta con Sabrina, quest’ultima avrebbe chiamato i Carabinieri invece di correre dal padre e togliergli il telefono? Non solo, ma perché lasciarlo a lui, per di più acceso (ricordiamo la prima chiamata di Sabrina al telefono di Sarah il 26 agosto alla presenza di Mariangela Spagnoletti)? Non sarebbe stato logico spegnerlo? Eppure Sabrina non lo spense, non lo fece sparire e addirittura chiamò personalmente il Carabiniere Blaiotta per dirgli del telefono ritrovato. Strano, molto strano.
Michele il 6 ottobre confessò l’omicidio e il vilipendio di cadavere di Sarah (violenza sessuale). Non si spiega perché si disse che inventò la violenza per rendersi più credibile e allontanare i sospetti da Sabrina. Intanto, non si è mai potuta appurare la violenza sessuale, viste le condizioni del corpo. Soprattutto però, questo discorso poteva valere se ad uccidere Sarah fosse stato un figlio MASCHIO di Michele. Avrebbe potuto pensare: mio figlio potrebbe averla stuprata, mi prendo io la colpa. Difficile, impossibile, usare lo stesso ragionamento per difendere Sabrina. Appurata o meno la violenza sessuale, di certo Sabrina non avrebbe potuto commetterla. Quindi, in che modo aiuta Sabrina?
Se Michele era d’accordo nel proteggere Sabrina, perché dopo una settimana dall’arresto la incolpa? La copre per un mese e mezzo e poi getta tutta la colpa su di lei. Dov’è questo famoso patto familiare? Non si fa altro che ripetere che sia prima che dopo l’ennesima versione faccia di tutto per scagionarla, ma ci ha messo una settimana per “tradirla”. Sarà successo qualcosa di particolare in quella settimana?
Un’altra cosa veramente curiosa è che Avetrana divenne un set a cielo aperto, sia dal paese che dalla Procura ogni cosa rimbalzava sui giornali dopo pochi minuti. Abbiamo letto, visto ed ascoltato di tutto, ma gli audio nei quali Michele accusa Sabrina no. Nessuno li ha mai sentiti. Eppure, sono il fulcro della vicenda.
La mattina del giorno in cui Michele accusa Sabrina, (la accuserà il pomeriggio), appare in video molto stanco, biascica le parole, si trascina quando cammina e si regge ovunque per restare in piedi. Anche Concetta, guardando il video disse che secondo lei era successo qualcosa, che Michele stava visibilmente male. In seguito, lui stesso dichiarò di essere sotto l’effetto di psicofarmaci somministratigli in carcere. In Tribunale l’infermiere disse che quel giorno Michele rifiutò la terapia, ma quando gli venne chiesto di mostrare il foglio della liberatoria col rifiuto di Michele, disse che per mancanza di tempo non gliela fece firmare.
Sempre secondo Concetta, Michele è troppo buono per pensare ad un suo coinvolgimento diretto nell’omicidio, mentre secondo lei Sabrina e Cosima avrebbero la cattiveria per arrivare ad uccidere. Mi chiedo, come mai Sarah si recava 3 volte al giorno a casa Misseri? Perché Concetta la faceva uscire solo con Sabrina? Io mi guarderei bene dal mandare mia figlia a casa di persone che reputo così pericolose…
Poi, Michele è considerato una persona perbene da tutti, quindi è escluso possa avere ucciso Sarah. Invece Sabrina e Cosima? La loro fedina penale prima di quel 26 agosto cosa ci racconta? Quali sono i precedenti di questa ragazza di 22 anni e della contadina che si spezza la schiena ogni giorno nei campi? Da dove nasce questo pregiudizio? Onestamente non si capisce.
Michele aveva dato per almeno due volte 5 euro a Sarah (circostanza confermata da Concetta). Perché lo fece? Aveva già qualcosa da nasconderle e così cercava di non farla parlare?
Tante bugie e falsità che hanno compromesso la posizione di Cosima Serrano

Anna Pisanò disse agli inquirenti di aver saputo da una conversazione captata al mercato che Cosima la mattina del 26 agosto non andò a lavorare. Per tutti, Cosima diventò una bugiarda e quindi una sospettata. Ora, ammesso pure che fosse rimasta a casa quel giorno, questo farebbe di lei un’omicida? Secondo i colpevolisti, se ha mentito su questo ha mentito su tutto. Ed aveva evidentemente anche le energie per rincorrere Sarah e ucciderla. Mesi dopo però venne intervistato il datore di lavoro di Cosima, il quale affermò che la donna andò effettivamente a lavorare quel giorno e che lui personalmente la prese la mattina e la riaccompagnò a casa verso le 13.30. A dimostrazione di ciò, c’è un elenco redatto in duplice copia dove appuntava tutte le presenze delle lavoranti. Peccato che per mesi questa FALSA notizia attirò tante cattiverie e tanti sospetti su Cosima.
Addirittura venne denunciato un funzionario di banca il quale testimoniò che Cosima la mattina del 26 agosto andò in banca a versare due assegni (criticando anche la sua igiene personale). Si scoprì che la firma era di Michele che falsificò quella della moglie. Quindi il funzionario mentì, non vide Cosima quella mattina. Ovviamente però, per mesi la notizia venne ritenuta vera.
Ma soprattutto, perché in tutte le versioni Michele il nome di Cosima non compare MAI? Eppure era una strega che lo maltrattava (questo è il pensiero comune), non sarebbe stato più semplice accusare lei e toglierla di mezzo?
Michele ha fornito in tutto 7 versioni. Sabrina venne arrestata per quale di queste? Siamo passati a Michele che uccide e Sabrina lo scopre, a Sabrina che lo aiuta, a Sabrina che fa tutto da sola. Ma la presenza di Cosima venne introdotta a maggio 2011, ben 7 mesi dopo l’arresto della figlia. Sabrina era in custodia cautelare NON per aver ucciso Sarah con la madre, quindi è stata arrestata secondo una ricostruzione totalmente errata.
Alcuni tesi fondamentali su Sabrina smontate dai fatti
Si è sempre detto che Sabrina ha ucciso Sarah per motivi di gelosia. Ora, tralasciando la differenza di età tra Sarah e Ivano, ci chiediamo: perché portarsela dietro e pagare sempre anche per Sarah (confermato da Mariangela), invece di lasciarla a casa? Sappiamo che Concetta faceva uscire Sarah solo con Sabrina, quindi perché non lasciare a casa la “rivale”, la quale era anche un costo per Sabrina?
E se Sabrina fosse stata gelosa di Sarah, è normale che Cosima l’abbia aiutata ad ucciderla? Davvero ci credete?
Tutti dicono che Cosima aveva un movente diverso rispetto a Sabrina. Quindi parliamo di un omicidio premeditato da parte di entrambe, perché non si è mai sentito di un raptus di due persone, nello stesso momento contro la stessa vittima, per due motivi diversi. Per logica, mi chiedo: Sarah andava tutti i giorni dai Misseri, perché ucciderla avendo pochi minuti a disposizione sapendo che stava arrivando Mariangela? Avrebbero potuto farlo qualsiasi altro giorno, hanno scelto proprio il più sbagliato.
Degli sms di quel giorno ne abbiamo già parlato qui.
Secondo i colpevolisti, Sarah e Sabrina ebbero un litigio furibondo la sera prima dell’omicidio. Intanto, Mariangela Spagnoletti nega la circostanza, ma nessuno sa spiegare perché la mattina dopo Sarah andò comunque da Sabrina, facendole anche un favore andandole a comprare un prodotto facendosi prestare i soldi da Concetta. Ed era pure felice ed ansiosa di andare al mare con Sabrina! Quindi la sera prima litigano furiosamente, la mattina dopo fanno finta di niente, il pomeriggio Sabrina la uccide. Davvero difficile da credere.
Non è stata trovata alcuna traccia di Sarah né in casa né in garage tantomeno nelle macchine dei Misseri o sulle cinture. Casa Misseri è stata invasa da microspie per cercare di captare qualsiasi informazione possibile. Risultato? NULLA. Allora iniziò a girare subito la voce, che dura ancor’oggi, che i Misseri parlassero tramite “pizzini”, cioè bigliettini, per non farsi ascoltare. Ora, qualcuno li ha mai visti questi pizzini? Ce n’è traccia? NO. Come al solito però, l’importante è gettare l’amo, sicuramente qualcuno abboccherà.
La sera della confessione di Michele, Sabrina gli telefona per tutta la notte. Il padre gli risponde dopo diverse ore. Se so di essere colpevole e mio padre confessa ed io non so cos’abbia detto agli inquirenti, rischio che lui, alla domanda: “perché l’hai fatto?” risponda: “lo sai cos’è successo, sono scoppiato, non ce la facevo più”. Sarebbe stata arrestata il secondo dopo. Quindi perché chiamarlo e chiedergli una cosa del genere?
Perché subito dopo la confessione, Sabrina dice: “lo hanno incastrato”? Invece di essere contenta che paghi lui al posto suo, insinua dubbi e sospetti, facendo proseguire le indagini? Una follia.
Altre gravi incongruenze non di poco conto hanno influenzato l’opinione pubblica
Concetta firma il verbale della denuncia di scomparsa della figlia affermando che uscì di casa alle 14.30. Giacomo alle 14.50 dice a Sabrina che Sarah è appena uscita. Due testimoni dichiarano di aver visto Sarah alle 14.35 dirigersi verso casa Misseri. Secondo la sentenza, Sarah è morta tra le 14 e le 14.20. Quindi, Concetta e Giacomo si sono sbagliati, i testimoni hanno inventato l’orario e Sarah ha mentito alla madre, alla quale disse che stava uscendo dopo aver ricevuto il messaggio di Sabrina (l’SMS risulta dai tabulati, è delle 14.25). Che fortuna sfacciata ha avuto Sabrina!
Per cercare di stabilire precisamente l’orario della morte, dovremmo basarci sull’autopsia. Peccato che il medico legale gettò via il contenuto gastrico (20 cc di liquido grigiastro) e omise di analizzare il contenuto dell’intestino. Lo stesso medico legale che quando venne arrestato Michele disse che i segni che questi aveva sulle braccia erano compatibili con unghiature di 40 giorni prima (quindi di Sarah), salvo poi, quando Michele cambiò versione, dichiarare che quei segni il contadino se li era fatti lavorando nei campi.
Viene dato credito al sogno del fioraio (l’unica persona che include Cosima) ritenendo attendibilissima la sua versione. Lo stesso fioraio che la stessa Procura metterà sotto processo e condannerà in primo grado a 2 anni e 8 mesi per falsa testimonianza.
Per tutti Sabrina aveva una vera e propria ossessione per Ivano Russo. La prova sarebbero i 4500 SMS intercorsi tra i due. Facendo un rapido calcolo, però la verità è tutt’altra. Intanto, i messaggi sono “botta e risposta”, non è che Sabrina ha mandato ad Ivano 4500 SMS e lui l’ha denunciata per stalking. I due ragazzi si conoscono nel dicembre 2009. Arrivando al 26 agosto 2010, passano 9 mesi, 270 giorni. Dividendo i 4500 SMS per 270, otteniamo una media di 16 messaggi al giorno, quindi 8 per uno. La cifra suona ben diversa rispetto a quel “4500” tanto sorprendente…
Inoltre, sempre perché Sabrina aveva un’ossessione, abbiamo diverse foto di Ivano a torso nudo che si è fatto scattare nello studio di Sabrina, messaggi in cui LUI chiama LEI “amore”, messaggi in cui LUI le chiede un rapporto orale. Per carità, tra adulti consenzienti non c’è nulla di male, ma questo denota un rapporto molto intimo tra i due. Un rapporto di reciproco affetto e complicità. Sembra più una storia d’amore che un’ossessione, non vi pare?
Per tanti, Sabrina il giorno dopo andò sul luogo dell’occultamento del corpo di Sarah perché il suo telefono agganciò la cella del pozzo. La verità è che agganciò la cella telefonica n. 40035 la quale copre sia il terreno in Contrada Mosca, sia la Caserma dei Carabinieri di Avetrana, dove Sabrina, il 27 agosto, effettivamente si recò.
Le due donne avrebbero ucciso Sarah all’interno della casa e successivamente trasportato il cadavere di Sarah in garage. Peccato che secondo gli inquirenti, la porta interna che collega i due ambienti non fosse stata aperta da mesi. I Carabinieri che ispezionarono la casa il 21 ottobre 2010 verbalizzarono: “molta polvere e nessuna traccia di spostamenti o trascinamento di oggetti, presenza diffusa di ragnatele, numerosi oggetti accatastati, nessun tipo di impronta da asportazione di sporco né sulla porta stessa né sul pavimento”. Quindi, o volarono o passarono esternamente, portando in braccio il cadavere di Sarah, uscendo dal cancello, passando per la strada ed entrando dal garage dalla porta principale. Non sarebbe stato decisamente più comodo e meno rischioso entrare con la Marbella di Michele nel cortile, arrivare sul retro della casa (dove c’è l’uscita secondaria di casa Misseri) e mettere il corpo in auto in totale sicurezza? Lì dietro nessuno avrebbe visto nulla. Passare per via Grazia Deledda con un cadavere in braccio è la cosa più folle che si possa pensare. Ma siamo certi che Sarah sia stata in garage, perché la cella che lo copre non è la stessa della casa. Il segnale del telefono di Sarah si perde per sempre in garage alle ore 14.42. Michele ha sempre dichiarato di averla uccisa in garage. Sabrina e Cosima hanno sempre negato di aver visto Sarah quel pomeriggio, tantomeno in casa.

Noi dalla parte della Verità, fino a prova contraria
Che si sia trattato di un processo indiziario siamo tutti d’accordo. Che dopo oltre 10 anni non ci sia nemmeno una prova, anche. C’è da dire che se gli indizi sono questi, siamo assolutamente d’accordo con Valentina, la quale ritiene Michele Misseri unico colpevole e Sabrina e Cosima innocenti.
Sabrina e Cosima, nelle migliore delle ipotesi, vengono definite “streghe”, “megere”, ma su quali basi? Sentiamo invece ovunque “povero Michele”, “Michele è tanto buono”, “Michele non avrebbe mai fatto una cosa simile”. Quello che è certo, è che il “Buon Michele” vide il cadavere della nipotina e invece di chiamare un’ambulanza o i Carabinieri, decise bene di caricarla in auto, spogliarla e gettarla in un pozzo. Facendola ritrovare in uno stato che preferiamo non descrivere. Beh, cari signori, di certo non è lo zio che tutti ci augureremmo di avere.
Ancora auguri, Valentina e Sabrina.
Noi saremo sempre dalla parte della Verità e della Giustizia, soprattutto affinché la piccola Sarah possa finalmente riposare in pace.
Questi sono solo alcuni dei punti che abbiamo analizzato, seguiteci qui per continuare a seguire la nostra inchiesta sul Delitto di Avetrana