Oggi, il 22 ottobre di 11 anni fa, Stefano Cucchi muore. Nel giorno che dovrebbe essere dedicato alla memoria di Stefano ed al ricordo di questa tragedia, a tenere banco è una polemica che davvero nessuno si aspettava. Dopo anni di battaglie che li ha visti uniti (e anche vincitori), Ilaria Cucchi accusa Riccardo Casamassima di aver tardato a rivelare cosa sapeva, scrivendogli pubblicamente “non posso non pensare che se tu avessi fatto il tuo dovere per tempo mio fratello, forse, sarebbe ancora vivo“.

Ilaria Cucchi va ad abbracciare Riccardo Casamassima, rendendogli il merito di aver squarciato il muro d'omertà - Photo Credit: Ansa

Ripercorriamo le tappe di questa dolorosa vicenda

La sera del 15 ottobre 2009, Stefano Cucchi viene arrestato per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Al momento dell’arresto è in buone condizioni fisiche. La mattina successiva si reca in Tribunale, col volto livido, ecchimosi su tutto il corpo. Fatica a camminare, ma sembra che la cosa non interessi a nessuno. Il giudice decide per la custodia cautelare, Stefano resta in carcere. Il giorno stesso, le sue condizioni peggiorano. Verrà trasferito all’ospedale Fatebenefratelli, dove rifiuta il ricovero (nonostante varie ecchimosi, frattura della mandibola, sangue nelle urine, frattura della terza vertebra lombare e del coccige). Torna in carcere, ma si aggrava ulteriormente e viene condotto al Reparto Detenuti dell’ospedale Sandro Pertini, dove verrà trovato morto, nel suo letto, la mattina del 22 ottobre.

Tra silenzi e insabbiamenti, Ilaria Cucchi lotta per la verità

Per anni, Ilaria Cucchi ha lottato con tutte le sue forze. Insieme ai suoi genitori e all’Avv. Fabio Anselmo, ha speso ogni minuto della sua vita alla ricerca di quella giustizia che sembrava non arrivare mai. Tra assoluzioni, dubbi e misteri, finalmente il 30 giugno 2015, il Carabiniere Riccardo Casamassima abbatte il muro d’omertà e con le sue dichiarazioni spontanee, fa riaprire il processo, facendo nomi e cognomi dei responsabili della morte di Stefano Cucchi. Arrivano le prime condanne, finalmente Ilaria vede riconosciuto il pestaggio come causa della morte del fratello, non crisi epilettiche, anoressia o una fantomatica caduta dalle scale. Ripetiamo, grazie alla testimonianza di Riccardo Casamassima.

Riccardo Casamassima viene da subito encomiato, ringraziato, protetto da Ilaria Cucchi. Cos’è cambiato ora?

Questo dichiarava Ilaria Cucchi poco più di un anno fa:

“Oggi è un momento veramente storico. Dieci anni fa mentre ci battevamo in processi sbagliati non immaginavamo quello che stava avvenendo alle nostre spalle e sulla nostra pelle. Ed è merito del carabiniere Riccardo Casamassima se tutto è cominciato e oggi per quei fatti qualcuno sarà chiamato a riferirne in aula di tribunale”.


Parole di Ilaria Cucchi al termine dell’udienza nella quale il gip di Roma ha rinviato a giudizio 8 carabinieri.

Questo invece lo scriveva il 19 giugno 2018, sulla sua pagina Facebook:

Il Carabiniere Riccardo Casamassima oggi è stato trasferito alla scuola allievi con demansionamento umiliante e consistente decurtazione dello stipendio. L’ho sentito in lacrime, disperato. Avvilita e rassegnata la compagna Maria Rosati. […] La prossima udienza del 11 luglio dovranno sfilare di fronte ai Giudici tanti colleghi del povero Casamassima.

Cosa sia cambiato, negli ultimi tempi, non riusciamo a capirlo

Pochi giorni fa, rispondendo ad un commento sotto un suo post, Ilaria Cucchi commenta così:  “prima di tutto testimoniare è un dovere soprattutto per chi indossa la divisa e possibilmente non dopo sei anni“.

Per carità, giusto e condivisibile il concetto, ma è quel “possibilmente” che dovrebbe farci capire tante cose. Riccardo Casamassima aveva fiducia nell’operato della Magistratura, quindi era convinto che i colpevoli sarebbero stati trovati e condannati. Quando si rese conto che al processo non stesse trionfando la giustizia allora intervenne, molto coraggiosamente e rendendo possibile il raggiungimento della verità. Tutto questo, non senza ripercussioni personali e familiari.

C’è anche da sottolineare che Casamassima seppe del pestaggio de relato, cioè grazie a quello che sua moglie, la Carabiniera Maria Rosati, carpì durante una conversazione tra il maresciallo Roberto Mandolini e il Comandante della Stazione “Tor Vergata” Enrico Mastronardi. Queste le parole di Casamassima davanti alla Prima Corte d’Assise di Roma:

Al colloquio era presente Maria Rosati, anche lei all’Arma, poi diventata la mia compagna: mi rivelò che Mandolini e Mastronardi stavano cercando di scaricare le responsabilità dei carabinieri sulla polizia penitenziaria. Lei stava lì perché fungeva da autista del Comandante. Lei capì il nome Cucchi ma poiché la vicenda non era ancora nota, deduco che quando ci fu questo colloquio il ragazzo fosse ancora vivo“. Mandolini disse a Mastronardi che dei carabinieri avevano massacrato di botte un ragazzo, con tono molto preoccupato.

Mettiamoci un secondo nei panni di Riccardo Casamassima…Intanto, non era presente al momento della conversazione, ma si è giustamente fidato del racconto della Rosati. In quel momento, chissà come si sarebbe comportato ognuno di noi. Avrebbe dovuto, DA SOLO, andare a cercare uno per uno i responsabili dell’arresto (dei quali non sapeva il nome), denunciarli, interrogarli, rivoltare 3 caserme e il Sandro Pertini? Lui, Stefano Cucchi non l’aveva mai visto, non poteva conoscerne le condizioni fisiche, non era consapevole che fosse una corsa contro il tempo.

La cosa inspiegabile, è il cambio di rotta di Ilaria Cucchi

Come abbiamo visto in precedenza, Ilaria Cucchi benedisse le parole di Casamassima senza le quali ora staremmo raccontando sicuramente un’altra storia…Sono anni che lo ringrazia pubblicamente, lo difende e a tratti lo coccola, tutto questo fino a pochi giorni fa. Cos’è successo ora? Lei sapeva benissimo che il Carabiniere parlò dopo 6 anni, quindi perché criticarlo aspramente ora? Le ultime parole di Ilaria sarebbero state più comprensibili a caldo, immediatamente dopo le dichiarazioni di Casamassima del 2015. Ora si indigna, dopo oltre 5 anni? Ha ovviamente tutte le ragioni per essere ferita e amareggiata, ma perché prima ringrazia chi l’ha aiutata a scoprire la verità ed ora lo critica?

Una bellissima immagine di Riccardo Casamassima con Fabio Anselmo e Ilaria Cucchi - Photo Credit: juorno.it

Uno scontro che non fa bene a nessuno, tantomeno alla memoria di Stefano

La speranza è che questa situazione possa chiarirsi il prima possibile, magari in privato tra loro. Due persone splendide, unite dall’amore per la verità e la giustizia che entrambi hanno fortemente cercato ed ottenuto. Entrambi hanno sofferto e soffrono ancora, anche se ovviamente per motivi diversi. Ilaria, Riccardo, deponete le armi, abbracciatevi come vi abbiamo spesso visto fare. Il mondo ha bisogno di persone come voi, del vostro coraggio, della vostra determinazione. Probabilmente sarà successo qualcosa che non sappiamo e nemmeno vogliamo sapere, ma riteniamo che questa strada non porti da nessuna parte. Anche perché, visto come stanno andando le cose, difficilmente, la prossima volta, qualcuno avrà più il coraggio di parlare…

MAI PIU’ UN ALTRO STEFANO CUCCHI!

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